TITOLO – Lotta Integrata in Zootecnia
L’abbondanza numerica di una specie vivente fluttua attorno ad un livello medio il cui valore è legato alle condizioni ambientali. Il concetto di controllo consiste nel portare questo livello sotto la soglia di tolleranza. Negli ambienti fortemente antropizzati le condizioni di equilibrio sono tali da consentire fastidiose pullulazioni di animali, con implicazioni nell’ambito produttivo e sanitario. Pretendere di eliminare la presenza degli infestanti dalle nostre attività è praticamente un’utopia, ma è possibile intervenire in modo determinante sulle condizioni ambientali che ne regolano l’equilibrio, applicando una gestione razionale dei sistemi aziendali ed attivando procedure interne per l’autocontrollo. In ambito zootecnico, ad esempio, le buone pratiche gestionali consentono di regolare i fattori abiotici (temperatura, umidità relativa e caratteristiche del substrato) in modo tale da ridurre gli habitat per lo sviluppo muscidico. Anche se spesso risulta di difficile attuazione per gli allevatori, intervenire nel controllo della temperatura ambientale e dell’umidità relativa (ad esempio evitando il sovraffollamento degli animali, predisponendo sistemi di ventilazione adeguati ed eliminando le perdite d’acqua) è invece di fondamentale importanza, al pari di una gestione oculata delle deiezioni animali così da impedire che questi ambienti risultino ottimali per la proliferazione delle mosche. Se non adeguatamente gestito il letame rappresenta infatti l’habitat ideale per lo sviluppo delle mosche, grazie al suo alto tenore di elementi nutritivi ed all’elevato contenuto di umidità e di calore.
La conoscenza più o meno approfondita di questi aspetti della zootecnia di base, ed in particolare delle problematiche derivanti dalla imperfetta rimozione del letame (a causa di lavaggi con pressioni troppo basse, dell’inefficienza dei raschiatoi, ecc.) e da una serie di mancanze gestionali tali da non garantire la corretta disidratazione del letame (come l’insufficiente aerazione dei locali, il non corretto drenaggio delle acque piovane, le perdite dagli abbeveratoi, ecc.) rappresenta il punto di partenza per la pianificazione razionale di una strategia di controllo degli infestanti. Il disinfestatore deve essere una figura tecnica in grado di intervenire in modo mirato in quei luoghi dell’impianto dove avvengono le proliferazioni delle mosche e, come un medico per il suo paziente, deve saper prescrivere le cure più adeguate, tenendo conto degli effetti collaterali e delle potenziali ricadute.
Tutto questo diventa prioritario durante l’esecuzione di un intervento di lotta integrata
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Lotta Integrata Zootecnia