TITOLO – Insetti nel piatto: li chiameremo ancora parassiti?
Esperienze culinarie
Si è avuto occasione, a Darwin (Australia), di assistere alla cattura di grosse formiche che salivano su una pianta di Eucalipto. Veniva staccato loro l’addome per succhiarlo avidamente, in quanto gonfio di zuccherina melata raccolta dalle formiche stesse visitando colonie di afidi. In Cina, in un albergo molto elegante, alla reception, un vassoio conteneva crisalidi di baco da seta tostate, invece delle solite caramelle offerte in Europa. Le crisalidi sono risultate amarognole, forse perché troppo tostate.
Ma, sempre in Cina, si è potuto gustare spiedini misti contenenti larve di lepidotteri, scorpioni e cavallette: una interessante alternativa agli “spiedini nostrani”.
Sempre in Cina, in occasione di un Congresso mondiale sulla difesa antiparassitaria nelle industrie alimentari, nel corso del ricevimento inaugurale, tra i tanti manicaretti offerti vi erano larve di ditteri in salsa, assolutamente irriconoscibili come tali ma, possiamo assicurare, del tutto commestibili.
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Insetti nel piatto: li chiameremo ancora parassiti?